Uno dei problemi sanitari più seri degli ultimi 10 anni è sicuramente l’obesità, che colpisce il 10% della popolazione. Preoccupante è soprattutto l’obesità infantile, fenomeno che si sta espandendo a macchia d’olio in tutta Europa. Basta guardarci intorno per notare che, sempre più bambini, sono in sovrappeso o addirittura obesi.
Quello che per le nonne può essere sinonimo di benessere in realtà è un fattore di rischio che può provocare diversi problemi e compromettere la crescita sana dei più piccoli. Per scrivere questo post abbiamo utilizzato un articolo molto recente pubblicato nell’Ottobre 2018 sul New England Journal of Medicine, che ha analizzato il rischio dei bambini obesi e in soprappeso di contrarre patologie durante la loro vita. Secondo i risultati ottenuti, infatti, i primi sei anni di vita di un bambino sono importantissimi per la sua costituzione da adulto.
Da cosa deriva l’obesità?
Innanzitutto proviamo a dare un definizione di obesità: è una patologia cronica, multifattoriale, correlata a diverse patologie (cardiovascolari, metaboliche, respiratorie). Nella patogenesi dell’obesità interagiscono in maniera molto articolata e complessa diversi fattori: comportamentali, psicologici, ambientali, metabolici, neuro-immuno-endocrini.
Nella quasi totalità dei casi l’obesità e il sovrappeso derivano da cattive abitudini alimentari. I bambini di oggi consumano troppe calorie e sono troppo sedentari e questo provoca un surplus calorico che, nel tempo, si traduce in un progressivo aumento del peso.
In alcuni casi però l’obesità può derivare da fattori genetici e molti studi sono focalizzati sulla leptina, che ha la funzione di regolare il senso di sazietà e quindi la quantità di cibo che si può ingerire. Delle anomalie nei meccanismi di regolazione, quindi anomalie a livello del sensore che percepisce la presenza della leptina, portano ad assumere più cibo perché la leptina non è più in grado di regolare il senso di sazietà. Dobbiamo immaginare che la leptina sia una lettera che deve essere consegnata dal postino ma, se manca la cassetta per le lettere, la posta non potrà essere consegnata. Ci sono dei soggetti in cui la leptina viene prodotta correttamente ma non può svolgere le sue funzioni perché il recettore non funziona bene (la cassetta delle lettere è difettosa e non si può aprire).
Interessante è anche la correlazione tra obesità e microbiota (flora batterica intestinale) e, anche se ancora i risultati non sono definitivi, sono state notate modificazioni nella composizione del microbiota intestinale nei soggetti obesi.
I problemi correlati all’obesità
E’ ormai confermato da tutti gli studi epidemiologici che un peso eccessivo è un fattore di rischio per infarti, ictus, diabete di tipo 2. Nei prossimi anni, se non si prova a rimediare, assisteremo ad una vera e propria epidemia di queste patologie croniche.
I risultati dello studio
Nello studio sono stati analizzati e i valori di BMI (indice di massa corporea) di 51505 bambini ed adolescenti. L’indice di massa corporea, di cui abbiamo parlato anche in un altro articolo, permette di calcolare la quantità di grasso presente in un individuo.
Si è visto che i bambini che sono obesi tra i 2 e i 6 hanno altissime probabilità di essere obesi anche nell’adolescenza e nell’età adulta. Questo li espone a tutti quei rischi che abbiamo elencato sopra.
I bambini normopeso, invece, tendono a rimanere “magri” anche durante l’adolescenza. Questo ci fa capire quanto sia importante alimentarsi correttamente fin dai primi anni di vita.
Come contrastare l’obesità
Innanzitutto bisogna partire dall’educazione alimentari e dall’esempio dei genitori, che per primi devono seguire una dieta sana ed equilibrata. E’ necessario innanzitutto ridurre al minimo indispensabile merendine e bevande zuccherate, che possono essere consumate con moderazione solo in occasioni particolari.
Fondamentale, poi, è che fin da piccoli i bambini facciano attività fisica. Abbiamo già parlato in un altro articolo dei benefici dello sport per i bambini e per gli adolescenti.
Se il vostro bambino è in sovrappeso la prima cosa è consultarsi con un medico ed eventualmente con un nutrizionista, che potrà modificare anche l’alimentazione dei più piccoli.
Leggi anche: 7 merende sane da portare a scuola
Bibliografia
- Microbiota e obesità: Zhang YJ et al, Impacts of gut bacteria on human health and diseases.
- Obesità infantile: Geserick M et al, Acceleration of BMI in Early Childhood and Risk of Sustained Obesity.
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