Donne in gravidanza e allenamento: si può fare?


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L’argomento riguardante le donne in gravidanza sembrerebbe molto apprezzato ed interessante. Fanno quasi scalpore gli innumerevoli video che girano in rete riguardo le donne in gravidanza che svolgono attività fisica: in particolare farebbero meno effetto quei video che le ritraggono mentre svolgono attività in acqua, al contrario di quelli che riprendono donne in gravidanza che svolgono allenamenti a circuito o, allo stesso modo, con l’ausilio dei pesi.

Tutto ciò è sicuro?



Caratteristiche generali delle donne in gravidanza

Tra le modificazioni più spiccate che si possono notare nelle donne in gravidanza ne possiamo distinguere due tipologie principali:

  • modificazioni strutturali e/o posturali
  • modificazioni ormonali

Tra le modificazioni strutturali troviamo dei cambiamenti nella postura con maggior attenzione ad una accentuazione della lordosi lombare e, delle volte, una accentuazione anche della cifosi dorsale.

Per quanto riguarda il profilo ormonale, si ha un grande aumento di progesterone, estrogeni e prolattina.

Si tratta di ormoni deputati al corretto sviluppo dell’embrione e, in seguito, del feto per permettere a quest’ultimo una crescita ideale.

Sport in gravidanza: perché praticarlo

Fino ad alcuni anni fa la somministrazione e la pratica di attività sportiva in donne in gravidanza era sconsigliata in quanto vi era una grandissima paura di danneggiare il feto con il timore di avere delle conseguenze irreversibili.

Negli ultimi anni, al contrario, molti studi hanno dimostrato come lo svolgimento di attività fisica durante il periodo gestazionale sia un fattore fondamentale capace di apportare miglioramenti alla vita della madre e del bambino su più fronti.

L’ American College of Obstetricians and Gynecologist raccomanda 30 minuti di esercizio fisico per la maggior parte dei giorni della settimana (ovviamente questo vale nei casi in cui non vi siano controindicazioni mediche).

L’ American College of Sports Medicine sembra raccomandare anche degli allenamenti contro resistenze che prevedano lo svolgimento di esercizi con un range di ripetizioni che va dalle 12 alle 15: da ciò si deduce che l’allenamento con sovraccarichi non dovrebbe superare il 60%/65% del carico cercando di mantenere moderato e non alto lo stimolo proposto. Viene inoltre consigliato di evitare quella che è la manovra di Valsalva (in quanto aumenterebbe la pressione intraddominale e la pressione sanguigna intratoracica) e tutti gli esercizi in posizione supina dopo le 16 settimane di gravidanza poiché anche questo fattore potrebbe innalzare la pressione sanguigna.



Dal punto di vista salutare l’allenamento nelle donne in gravidanza diminuisce del 56% la comparsa di diabete mellito gestazionale (DMG) e, se si tratta di donne che svolgevano allenamento anche prima di rimanere incinta, la probabilità di comparsa di DMG diminuisce addirittura del 70%.

Il DMG è una patologia che presenta livelli di glicemia che vanno oltre i valori normali portando dapprima a insulino-resistenza per poi diventare vero e proprio diabete perdendo, quindi, la sensibilità all’insulina e portando a grandi aumenti di peso durante la gravidanza. Questa potrebbe essere una condizione risolvibile post-partum se non fosse per il fatto che, oltre ad aumentare la probabilità di parto cesareo, aumenta anche la possibilità che il bambino possa nascere con bassi livelli di zuccheri nel sangue e possa essere predisposto ad essere un futuro sovrappeso e di contrarre il diabete di tipo 2 da adulto.

Inoltre, l’attività fisica durante il periodo gestazionale porterebbe a ridurre il rischio di preeclampsia (è una forma di ipertensione arteriosa gestazionale). Una buona pratica di attività fisica nei primi due trimestri della gravidanza porta ad una diminuzione dell’incidenza di questa patologia che va dal 40% al 70%.

Spostandoci, infine, su quelli che sono gli effetti psicologici della pratica di sport in periodo gestazionale, troviamo una minore insoddisfazione per il proprio corpo: una donna incinta che pratica attività sembra presentare una minor insoddisfazione per i cambiamenti avvenuti al suo corpo e, di conseguenza, si avrà minor probabilità di depressione.

Oltre a questo, alcuni studi hanno rivelato che le donne che in gravidanza si mantengono più attive sono meno inclini a sviluppare ansia rispetto a quelle non attive: per “attive” si intende non solo praticare attività fisica ma anche mantenere uno stile di vita attivo continuando ad avere un elevato movimento durante la vita quotidiana.

Conclusioni sullo sport in gravidanza

Sulla base di quello che è stato analizzato e studiato si può, quindi, serenamente cambiare la propria opinione riguardo l’attività fisica in gravidanza: come sempre detto, lo sport non può che apportare benefici in termini di salute fisica e mentale in tutte le circostanze; non esistono infatti casi in cui lo sport sia sconsigliato, bensì vengono sconsigliati solo ALCUNI TIPI di sport che risultano essere non idonei o non conformi alla situazione in cui si trova il soggetto. Da qui se ne deduce che, anche questa volta, la pratica di attività sportiva risulta essere la scelta migliore.



Bibliografia

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